Quella jesina è tra le rievocazioni più affascinanti dell’entroterra marchigiano, per una serie di motivi: dedicata a San Floriano, la festa non dimentica di celebrare l’imperatore Federico II, nato proprio a Jesi, ed in suo onore si svolgono spettacolari esibizioni dei rinomati falconieri marchigiani.
Inoltre, essendo jesi una sorta di capitale della Vallesina, convergono in città, la prima settimana di maggio, genti da tutti i dintorni, dai paesi e dalle frazioni, portando con sé le proprie tradizioni, la propria voglia di festeggiare e, naturalmente, le proprie specialità culinarie (particolarmente note quelle di Mazzangrugno, piccola frazione di eccellenti cuochi). La festa occupa l’intero centro cittadino, con sbandieratori, cortei in costume, musici, mentre si aprono botteghe improvvisate nei bei sotterranei dei palazzi.
Tra una gara di balestra, una giostra e una porchetta fatta in casa, è possibile tornare con la mente al XIII secolo, quando il Palio venne formalmente istituito.