Nei pressi di Jesi, l’oasi di Ripa Bianca si adagia su calanche che le danno il nome e include un tratto del fiume Esino ed un lago che ospita una splendida garzaia. Attorno a queste acque si sviluppa la tipica vegetazione della Vallesina, tra sentieri sottobosco e paesaggi agricoli. L’oasi è meta per gli appassionati di birdwatching, ai quali offre strutture per gli appostamenti, ma anche per chi ama passeggiare lungo i campi e fra i cespugli della zona.
La flora del parco è condizionata dalla storica presenza umana nel territorio: si trovano begli esemplari di quercia e, soprattutto, un esteso saliceto composto da diverse specie.
Quel che però è davvero interessante è l’aspetto faunistico: la biodiversità è andata crescendo negli anni grazie alla tutela garantita dall’Oasi.
Fatto unico nelle Marche, l’Oasi ospita una garzaia: un grande condominio di uccelli (tarabusini, garzette, nitticore, aironi) che nidificano tra gli alberi e il canneto del lago. Il suo spettacolo, con le diverse specie residenti che si spartiscono diligentemente il territorio, è affascinante e dalle postazioni dell’oasi, fornite di binocoli, è possibile ammirarne struttura e organizzazione “condominiale”.
Al di fuori della garzaia sono ancora molte le specie di uccelli che si sono abituate a frequentare l’Oasi, divenendo residenti o limitandosi a svernare qui. Tra le residenti troviamo l’usignolo di fiume, il cannareccione, il pendolino, la gallinella d’acqua, il martin pescatore, il corriere piccolo e il picchio rosso maggiore. Tra le svernanti sono da segnalare il cormorano, l’alzavola, il falco di palude, l’airone bianco maggiore e l’airone guardabuoi.
L’Oasi è anzitutto un percorso didattico sulle strade della natura: quattro itinerari con pannelli espositivi la attraversano.