Qui la regione si distende, senza abbandonare la propria tenace ruvidezza ma piuttosto ammorbidendola. La Vallesina è un’orchestra perfetta senza grandi solisti.
La sua campagna è un’armonia di colori docili, di girasoli lavanda e campi coltivati, alberi da frutta e piccoli fieri proprietari. L’amore per la terra convive con la modernità, il recupero delle tradizioni va di pari passo con l’aggiornamento.
La Vallesina è il suo vino, e niente può spiegarla come il vino: un prodotto forte, vigoroso, cui i popoli si sono piegati, poi l’hanno addomesticato e, infine, ci hanno dialogato. Raffinandolo, ma rispettandolo. Cogliendone il cuore senza snaturarlo.
Così, come con il vino, è accaduto con il territorio, ammansito dal lavorìo umano ma mai violentato. Non regala nulla, piuttosto premia il rispetto, l’amore e la fatica. La gente lo sa: il quotidiano rapporto con la terra della Vallesina, con i suoi prodotti ed animali è la sintesi essenziale della vita in questa grande valle.
Passeggiare lungo le strade ghiaiose della campagna è un’esperienza di pace e di armonia: costeggiare i campi coltivati, infilarsi nelle selve luminose, fermarsi per un bicchiere di rosso a Morro d’Alba o di bianco a San Paolo o Castelplanio, o preferire uno dei numerosi centri di agricoltura sostenibile. Esperienze di sottile armonia, come ammirare il paesaggio da Castelbellino. La campagna della Vallesina è campagna vera, senza orpelli, senza piaggerie. Non c’è spazio per altro oltre la terra e l’uomo. Così la sapienza contadina, la purezza della terra e l’iniziativa dei giovani si fondono esaltando le numerose tipicità della regione.