Fondata da monaci cistercensi giunti nel 1147, l’abbazia era nella “selva di castagnola”, fitto bosco che si estendeva in tutta la bassa vallesina.
Nel 1248 l’abbazia può contare su 40 monaci (oltre ad un numero forse maggiore di conversi e novizi), ciò testimonia la vasta estensione e la grande importanza del complesso monastico, tanto da diventare oggetto delle mire espansionistiche del libero comune di Jesi e successivamente anche di Ancona.
Nel 1486 le viene conferito il privilegio di essere dichiarata “abatia nullius”, cioè non più soggetta, sul piano ecclesiastico, al vescovo diocesano, ma alle dirette dipendenze della Santa Sede.
Nel 1985 i cistercensi si ritirano definitivamente dall’abazia, che passa sotto l’amministrazione e poi giurisdizione del clero diocesano.