Città storica nota per la sua inespugnabile rocca, per la signoria dei Chiavelli, di Braccio da Montone e Francesco Sforza e ricordata come Propugnaculum Ecclesia, Arcevia è un’importante esempio di borgo ricco d’arte della Marca anconetana.
In particolare, qui sono conservati alcuni dei maggiori capolavori rinascimentali della regione: il Polittico di S. Medardo ed il Battesimo di Luca Signorelli, opere di Giovanni, Andrea e Mattia della Robbia, e tra gli altri di Simone Cantarini, G.B. Salvi il Sassoferrato, Claudio Ridolfi, Francesco di Gentile, Gherardo Cibo, il Pomarancio e F. Silva ed ancora Edgardo Mannucci, Bruno d’Arcevia. Tra le chiese spicca quella di S.Medardo (1634), rifatta intorno alla seconda metà del XVII secolo.
Intensa è anche la partecipazione del paese alle tradizioni folkloristiche: Arcevia invia una sua delegazione a Tredozio (FC) per partecipare alla Disfida dell’Uovo, nel corso dell’annuale gara di scoccetta pasquale. Ogni anno, durante l’ultimo fine settimana di settembre, si svolge la Festa dell’Uva, con sfilate di carri allegorici, Palio e stand enogastronomici.