San Ciriaco risale al VI sec. ed è considerata tra i maggiori esempi di romanico italiano. La chiesa colpisce per le contaminazioni tra romanico e gotico e per la marcata influenza bizantina, evidente nelle sculture che ornano la facciata, i famosi leoni.
Tra l’XI e il XIII secolo la pianta fu resa a croce greca e l’ingresso spostato verso ovest. Mirabili la facciata, il campanile e le decorazioni scultoree. Con il Duomo di Modena e con la splendida San Zeno di Verona la cattedrale di Ancona rappresenta uno dei massimi esempi di romanico ibridato che si trovino nella penisola.
Portale duecentesco e protiro con colonne, modificato dal Vanvitelli nel Settecentesco, introducono ad una pianta greca in cui ogni navata ha tre colonne romane, ma con capitelli bizantini. La chiesa è sormontata da una duecentesca cupola dodecagonale mentre il campanile si distingue per la distanza dalla chiesa: di esso si hanno notizie sin dal 1314.